Ogni animale ha una personalità specifica e quando trascorro il mio tempo con un cane gli dedico tutta la mia attenzione. Desidero che trascorra un’ora di qualità. Questo significa che mi concentro sui suoi bisogni e sul modo di soddisfarli.
Il mio servizio non include una semplice passeggiata con il cane. Quando incontro il cliente cerco di capire se il cane ha bisogno di correre, giocare, incontrare altri cani, se ci sono specifici timori, se va stimolato o protetto. In pratica cerco sempre di individuare cosa realmente piaccia al cane e cosa lo spaventa o infastidisce. In questo modo posso adattare la mia esperienza e le mie conoscenze al carattere del cane e alle esigenze del suo proprietario.
Qui di seguito riporto tre esempi. Sono tre cani completamente diversi tra loro e con tre tipi di bisogni differenti.
a) Millie, sette anni e mezzo. E’ un Cairn Terrier. La conosco da due anni e mezzo. Adora passeggiare, è molto curiosa, affettuosa e decisa. Quando le nostre passeggiate prendono il ritmo, lei cammina accanto a me. Ma quando si ferma ad annusare, io l’aspetto sempre. E quando ripartiamo lascio che sia lei ha decidere in quale direzione andare. Nella maggior parte delle volte andiamo in mezzo alla natura e lei cammina senza guinzaglio. La cosa importante con Millie è variare il percorso durante ogni singola passeggiata. E nella maggior parte delle volte cerco percorsi interessanti, ricchi di vegetazione ed odori. In questo modo Millie cammina in posti diversi, è in compagnia e non si annoia.
b) Conrad, due anni e mezzo. È un incrocio tra un Border Collie e un il Galgo Spagnolo. Lo conosco da quasi due anni. Conrad adora giocare e correre. Ma apprezza anche i giochi di ricerca e di problem solving. Quando mi prendo cura di lui, lavoro a diversi livelli di attivazione emozionale. Quindi lo faccio correre, prendere e riportare la palla e poi faccio qualche gioco di ricerca. Alterno queste due fasi (eccitazione/calma) per due o tre volte a sessione per evitare che si stressi. E in questo modo i suoi bisogni fisici e mentali vengono soddisfatti.
3) Misty, un anno e tre mesi. È un French Bulldog. La conosco da 6 mesi. Misty adora giocare con gli altri cani. La porto sempre nei parchi in cui c’è la possibilità di trovare altri cani. Quando ne incontra uno di socievole, lei diventa un’acrobata. Corre, salta, rotola, si contende i rametti e sorride. Sto sempre attenta a valutare i segnali non verbali di Misty e del cane che incontriamo. Devo capire immediatamente se l’altro cane è predisposto all’incontro o se è troppo timido e poi valutare la disponibilità del relativo proprietario. Se tutto va bene, permetto a Misty di giocare e rimango attenta alle dinamiche del gioco. Interrompo il gioco se l’eccitazione tra i cani cresce troppo. In questo modo Misty socializza ed esprime se stessa.
Buona vita,
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